domenica 28 febbraio 2010

I don’t like…

Down

  • le bibite gassate
  • gli amaretti
  • la polvere
  • i capperi
  • la sabbia nelle scarpe
  • i denti sporchi
  • le mani non curate
  • la cattiveria
  • la sbruffonaggine
  • la monotonia
  • le credenze infondate
  • la falsità
  • chi parla in dialetto
  • chi si veste in serie

sabato 27 febbraio 2010

Filarmonica marchigiana

CatturaIeri sera sono andato ad ascoltare un concerto di musica classica, come si può leggere sopra, nel teatro Gentile di Fabriano.

Gentile_teatroInutile stare qui a decantare le moltissime qualità dell’edificio, considerato uno dei migliori teatri italiani. Proprio ieri, infatti, ci stavo facendo caso…a metà più o meno del concerto stava suonando un flauto traverso (e dico UNO SOLO) e sebbene stessi nel palchetto al terzo ordine (sopra la porta d’entrata), sembrava stesse suonando a pochissima distanza!

Comunque, nulla da dire allo spettacolo; davvero, davvero molto emozionante! Entrare in un bel teatro, sentire e guardare 65 e passa elementi e uscire molto più tranquillo e rilassato di quando sono entrato è davvero una cosa sensazionale.

Parlando dei due compositori, la Sinfonia n. 6 in Si minore di Cajkovskij è stata molto interessante; forse più di quella di Mozart, che mi ha dato leggermente meno emozioni di quante ne sperassi.

PDFGuida all’ascolto del concerto di Mozart e Cajkovskij [PDF]

giovedì 25 febbraio 2010

Capitalism – A love story

capitalism Durata: 127 minuti                                                                         Genere: Documentario

Ricorderete quasi tutti il regista-giornalista Michael Moore che in seguito all’attentato delle torri gemelle produsse un documentario, Fahrenheit 9/11 che andava contro la presidenza Bush e, nel 2006 un altro documentario, Sicko, in ambito sanitario che criticava le assicurazioni americane.

Bene, a distanza di altri 4 anni è uscito un nuovo documentario, Capitalism – A love story, inerente appunto al capitalismo.

In questo documentario la critica rivolta al capitalismo è aspra e  forte senza mezzi termini. Partendo dall’antica Roma e facendo una specie di simmetria con la moderna America, Moore si impegna nel mostrare allo spettatore il come e il perché del crollo dell’economia statunitense nel 2009, dovuto dal crollo improvviso in verticale delle maggiori e storiche banche americane.

Grande è l’appoggio fatto ai democratici, come d’altronde era chiaro che fosse, da un regista del genere…non che comunque io voglia difendere il capitalismo americano!

Però analizzando bene il capitalismo, fin quando tutto è andato bene, era la miglior cosa a cui tutti aspiravano e ora che sta andando a picco la peggiore…come fare? Ovviamente come tutte le cose, anche il capitalismo è una cosa che va bene solo se moderata!!

L’unico appunto che posso fare agli americani, dopo aver visto il film, è il fatto di aver investito il capitale della casa in banca…senza aver letto le “avvertenze prima dell’uso”…che sono faciloni?!? Bè, forse sbaglierò però l’idea che ho degli americani è questa.

Ovviamente non si può dire che è un documentario neutrale perciò, per poter discutere sull’argomento, bisogna sentire anche l’altra “campana”…per il momento fermo qui la discussione dicendo che comunque il capitalismo ha portato un gran benessere…e come la storia ci ha insegnato, dopo un periodo prosperoso c’è sempre un declino. Speriamo di rialzarci.

Voto: 6                                                                                           (ci sono pur sempre i sottotitoli, e la cosa è un po’ antipatica)

I like…

Ok7

  • far saltare i sassi sul bordo dell'acqua
  • camminare
  • pattinare sul ghiaccio
  • leggere thriller
  • guardare film
  • essere coccolato
  • far sciogliere uno scacchetto di cioccolata fondente sul palato
  • l'arte
  • l'odore dell'erba appena tagliata
  • il sapore del caffè
  • la montagna
  • la primavera
  • la pasta al forno
  • la musica
  • il piumone caldo d’inverno
  • gli incensi e le candele profumate
  • l’ironia
  • l’avventura
  • la scienza
  • la coerenza
  • l’eleganza e la grazia
  • il pane fresco con la cotoletta milanese fredda
  • l’odore del pane appena sfornato
  • lo scrigno di cioccolato della Ciobar

martedì 23 febbraio 2010

Fumer, c'est être l'esclave du tabac

Fumer, c'est être l'esclave du tabac-  FUMARE SIGNIFICA ESSERE SCHIAVI DEL TABACCO

Quanti di voi Non sono a conoscenza di quest’immagine!?! Bene, cioè, male, cioè insomma… La Francia ha iniziato a far girare per il suo territorio nazionale immagini di questo tipo, sia nei bar che nei locali frequentati da ragazzi, per sensibilizzare i ragazzi sul problema delle sigarette.

Risulta chiaro come questa campagna pubblicitaria voglia in un certo qual senso richiamare il gesto della fellatio (il membro maschile è rappresentato dalla sigaretta), ritenuta dal responsabile del progetto presso la BDDP Marco de La Fluente “il simbolo perfetto di sottomissione”, in stretta connessione con il tabacco, che crea una forte dipendenza.

Grandi sono state le critiche mosse da associazioni femministe e famigliari ma poco hanno potuto fare contro la campagna pubblicitaria che durerà fino al 31 Maggio.

Perchè fare una pubblicità così controversa e provocatoria?!? Secondo i pubblicitari, mostrare ai giovani una sigaretta e poi la scritta “Fumare crea danni irreversibili alla salute” non è efficace per farli smettere di fumare mentre utilizzare un richiamo al sesso è un modo astuto per attirarli.

lunedì 22 febbraio 2010

Testo interpretativo del componimento “Alla luna” di Giacomo Leopardi

1             O graziosa luna, io mi rammento
2             che, or volge l’anno, sovra questo colle
3             io venia pien d’angoscia a rimirarti:
4             e tu pendevi allor su quella selva
5             siccome or fai, che tutta la rischiari.
6             Ma nebuloso e tremulo dal pianto
7             che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
8             il tuo volto apparia, che travagliosa
9             era mia vita: ed è, né cangia stile,
10           o mia diletta luna. E pur mi giova
11           la ricordanza, e il noverar l’etate
12           del mio dolore. Oh come grato occorre
13           nel tempo giovanil, quando ancor lungo
14           la speme e breve ha la memoria il corso,
15           il rimembrar delle passate cose,
16           ancor che triste, e che l’affanno duri!

TESTO INTERPRETATIVO:

Il componimento analizzato è il quattordicesimo dei quarantuno scritti poetici del Leopardi raccolti nei Canti (prendendo in esame la versione definitiva uscita postuma nel 1845 a Firenze presso l'editore Le Monnier a cura di Antonio Ranieri); il titolo della composizione è “Alla luna” e, in base sia al tema trattato, sia alla posizione che occupa nell'ordine della raccolta e sia alla lunghezza complessiva, può essere considerato di genere "Idilliaco".

Scritto nel 1819, questo componimento è assolutamente significativo poiché in tale data Giacomo Leopardi tentò di dare una svolta alla propria vita.

Già nel 1817 aveva intrapreso un'intensa comunicazione epistolare con Pietro Giordani che tentava di incoraggiarlo ad un'affermazione individuale così da favorire la rottura con le posizioni cattoliche e reazionarie della famiglia ma nel 1819, dopo aver ricevuto una visita dallo stesso Giordani a Recanati, Giacomo Leopardi decise di tentare la fuga dall'oppressiva vita famigliare.

Come abbiamo già indicato, si tratta di un Idillio quindi risulta di facile comprensione che il tema trattato è (SIA) un tema prettamente naturale. Già il titolo ci fornisce indicazioni in merito al soggetto a cui è dedicato il componimento, ovvero la Luna che viene rimirata ("rimirarti" v.3) dal poeta dal colle, il monte Tabor, citato anche nell'Infinito. Luna che guardò sempre dallo stesso colle un anno prima, con uno stato d'animo angosciato (pien d'angoscia v.3).

Il componimento è formato da 16 versi in endecasillabi sciolti e ampio è l'uso fatto della sinalefe e dell’enjambement il che ci mette chiaramente in evidenza l'intento dell'autore: trattare di temi importanti che quindi necessitano di proposizioni più lunghe.

Il testo si apre con un'invocazione alla luna, personificata dal poeta e definita graziosa forse per la luce che emana, ovviamente più debole e dolce rispetto a quella del sole, e forse per la leggerezza che sembra avere nell'oscurità del cielo. Segue poi una spiegazione del motivo per il quale il poeta scrive questo brano poetico, ovvero il fatto che è passato un anno dall'ultima volta in cui era stato sul colle a guardarla, con uno stato d'animo fortemente angosciato; forte è la simmetria che il Leopardi fa (CREA) tra la sua emotività e la luce della luna: luce che si è mantenuta costante e che quindi tutt'ora continua a rischiarare la vegetazione che si trova ai piedi del colle parimenti all'emotività del poeta che, sebbene sia passato un anno, è rimasto sempre "pien d'angoscia". Interessante quindi questo rapporto tra passato e presente, rintracciabile nel verso 9 "era la mia vita: ed è [.]"e nei versi 4 e 5 “allor”….”or”… e l'importanza che viene data alla luce, richiamata dalla sineddoche del verso 7 "alle mie luci", ad intendere gli occhi del poeta.

Al verso 10 torna l’invocazione alla luna, che ora e’ “diletta” e “mia” per il poeta, come se, dopo il graziosa del primo verso che sottintende una certa distanza del soggetto contemplativo dall’oggetto contemplato, l’autore avesse voluto sottolineare una loro più stretta intimità e comunione di sentimenti.

Sebbene il poeta sia in questo stato di sofferenza, il ricordo delle cose passate non lo rende triste ("mi giova" v.10) perché, pur nel permanere della sofferenza, gli è di conforto, anche se si accompagna a sensazioni tristi e anche se l'affanno esistenziale perdura ancora.

Importante poi il verso 13 nel quale afferma che resta comunque la speranza degli eventi futuri ("lungo [il tempo de] la speme [.]).

Infine risulta chiaro il motivo per cui questa opera è da considerarsi importante all’interno delle vicende biografiche dell’autore poiché ci mostra il suo stato d'animo e quindi ci fa intendere, sottilmente, la sua volontà di fuggire da Recanati per recarsi in posti meno oppressivi, lontano dalla sua famiglia.

domenica 21 febbraio 2010

Tra le nuvole

la-locandina-italiana-di-tra-le-nuvole-134299 Genere: Commedia                                                                        Durata: 109 minuti

Un film davvero, davvero carino!

Il concetto è semplice…avere una famiglia, degli amici, dei punti di riferimento è una cosa importantissima, anzi, fondamentale!

Il film, di Jason Reitman (quello che aveva diretto Juno, altro film molto carino), narra di un “tagliateste” aziendale che va in giro per le diverse succursali della sede principale a licenziare il personale per ridurre i costi di mantenimento. Questo lavoro però non è un lavoro adatto a tutti poichè richiede principalmente 2 doti:

  1. Essere in grado di non farsi prendere dall’emozione e di non farsi intenerire durante il licenziamento del dipendente;
  2. Non avere legami di nessun tipo con altre persone poichè, come si dice durante il film, su 365 giorni, solamente 40 sono quelli che un “tagliateste” trascorre a casa propria visto che per gli altri 325 giorni è in giro per l’America, ora su un volo ora su un altro.

Sostanzialmente il film vuole dirci che è importantissimo avere legami con altre persone perchè una vita senza nessuno porterebbe alla tristezza più assoluta (come scopre alla fine del film George Clooney, protagonista nel film).

Voto: 7 e mezzo

mercoledì 17 febbraio 2010

Shakespeare’s dilemma in 2010

Cosa avrebbe detto Shakespeare se fosse vissuto in questo periodo?! Per me questa vignetta l’ha centrato in pieno!04.11.06.BloggersDilem-X

lunedì 15 febbraio 2010

In ascolto – The listening

In_Ascolto_-_The_Listening

Durata: 105 minuti                                                                         Genere: Thriller

Avevo già visto il film nel lontano 2007 su Sky ed ero rimasto particolarmente scosso ed ora, dopo averlo rivisto in Dvd, devo dire che la sensazione è rimasta pressappoco la stessa.

Il film parla, come si può già capire dal titolo, di un’agenzia nazionale che ha il compito di controllare tutte le comunicazioni mondiali: telefoni, cellulari e email. Ovviamente ogni ora si vagliano milioni di persone quindi il sistema utilizzato è automatizzato; ogni qual volta, però, una persona dice una parola particolare (quale può essere un nome in codice di un qualche progetto nazionale che deve rimanere Top Secret) questo sistema inoltra la chiamata ad un operatore dell’agenzia che provvederà a mettersi in ascolto per sentire ciò che effettivamente viene detto. La domanda che risulta spontanea è…come si fanno con le moltitudini di lingue presenti nel mondo?! Bè, quest’agenzia ha il più grande numero di linguisti del mondo quindi nessuno riesce a scampare il rischio di poter essere ascoltato. Se già qui il film sembra particolarmente angosciante, il peggio arriva quando una donna, Maya Sansa, trova inconsapevolmente per strada un libro che tratta del nuovo sistema di intercettazione mondiale dal costo di 400 milioni di dollari e, raccontando all’amica di aver trovato un libro strano (non si è resa conto di ciò che ha tra le mani!), dopo avergli letto il titolo, decide di portarlo il giorno seguente dai carabinieri. L’agenzia però, allertata dal nome in codice detto dalla ragazza, manda una squadra di professionisti a casa della donna, disposti ad arrivare alla lobotomia pur di non farla parlare con nessuno della sua scoperta.maya-sansa-in-in-ascolto-the-listening-25837A questo punto interviene nel film la bontà e l’umanità di uno degli impiegati dell’agenzia, Michael Parks, che consapevole dell’innocenza della donna, decide di salvarla dalla sorte che le aspetterà!michaelparks201Ricco di tensione, il film dev’essere visto sicuramente…così diventerete ancor più angosciati dal rischio di non aver più privacy visto che il nuovo sistema di intercettazione prevede di ascoltare ognuno munito di telefono o cellulare seppur chiuso o addirittura spento!

Voto: 8

sabato 13 febbraio 2010

Addio Nodar Kumaritashvili

article-0-08440D98000005DC-939_468x368 E’ morto ieri, 12 Febbraio, giorno inaugurale dei Giochi olimpici invernali di Vancouver, Nodar Kumaritashvili slittinista georgiano.

Una notizia estremamente triste questa, riportata sui maggiori blog mondiali e su decine di video su YouTube…una notizia che ha scosso il mondo intero…mluge train Se devo essere sincero non avrei mai creduto che si potesse morire su una pista da slittino…magari avrei pensato che ci si potesse rompere qualcosa ma arrivare a morire proprio no. Parlando della dinamica dell’accaduto, una volta partito, Nodar Kumaritashvili è arrivato alla velocità di 140 km\h e, avendo perso il controllo del mezzo, si è rovesciato finendo catapultato sul bordo pista NON protetto a dovere fino a schiantarsi conto un palo di sostegno…full come si nota dall’immagine, infatti, il bordo in quel punto è molto basso e i pali di sostegno della struttura sono praticamente attaccati alla pista…article-0-0843FDFE000005DC-12_468x286Leggendo qua e là ho scoperto che alcuni atleti avevano già protestato per diversi punti della pista reputati pericolosi ma questa sezione non era stata considerata tale. Risulta chiaro, comunque, che per prevenire una simile cosa si sarebbe potuta mettere o una parete in PVC o semplicemente si sarebbe potuto fare un bordo più alto…

Il tutto è successo poche ore prima dell’apertura dei giochi invernali e quindi, una volta entrata la Georgia nello stadio, tutti hanno fatto un doverosissimo minuto di silenzio…

Speriamo che questo sia l’ultimo atleta che muore durante un evento sportivo…visto che Kumaritashvili è il terzo atleta a perdere la vita durante i Giochi olimpici invernali.

Ecco i nostri italiani a Vancouver

Sono 109 gli atleti italiani che sono partiti per i Giochi olimpici invernali di Vancouver…69 maschi e 40 donne. I nostri saranno presenti in tutte le discipline sportive ad eccezione dell’hockey su ghiaccio e del curling.

Ecco la lista dei 109 atleti: 

BIATHLON (10) Mattia Cola, Christian De Lorenzi, Lukas Hofer, Renè Laurent Vuillermoz, Markus Windisch, Roberta Fiandino, Katya Haller, Karin Oberhofer, Christa Perathoner, Michela Ponza.
BOB (7) Simone Bertazzo, Sergio Riva, Samuele Romanini, Fabrizio Tosini, Mirko Turri, Laura Curione, Jessica Gillarduzzi.
COMBINATA NORDICA (4) Armin Bauer, Giuseppe Michielli, Alessandro Pittin, Lukas Runggaldier. FREESTYLE (1) Deborah Scanzio
PATTINAGGIO ARTISTICO (9) Paolo Bacchini, Samuel Contesti, Carolina Kostner, Yannick Kocon/Nicole Della Monica, Luca Lanotte/Anna Cappellini, Massimo Scali/Federica Faiella.
PATTINAGGIO VELOCITA' (5) Matteo Anesi, Enrico Fabris, Ermanno Ioriatti, Luca Stefani, Chiara Simionato.
SALTO CON GLI SCI (3) Sebastian Colloredo, Roberto Dellasega, Andrea Morass
SCI ALPINO (21) Massimiliano Blardone, Cristian Deville, Peter Fill, Werner Heel, Christof Innerhofer, Manfred Moelgg, Dominik Paris, Alexander Ploner, Giuliano Razzoli, Davide Simoncelli, Patrick Staudacher, Patrick Thaler, Federica Brignone, Chiara Costazza, Elena Fanchini, Nadia Fanchini, Nicole Gius, Denise Karbon, Daniela Merighetti, Manuela Moelgg, Lucia Recchia.
SCI DI FONDO (18) Valerio Checchi, Roland Clara, Giorgio Di Centa, Loris Frasnelli, David Hofer, Thomas Moriggl, Fabio Pasini, Renato Pasini, Pietro Piller Cottrer, Cristian Zorzi, Elisa Brocard, Antonella Confortola, Arianna Follis, Magda Genuin, Marianna Longa, Karin Moroder, Silvia Rupil, Sabina Valbusa.
SHORT TRACK (10) Nicolas Bean, Yuri Confortola, Claudio Rinaldi, Nicola Rodigari, Roberto Serra, Arianna Fontana, Cecilia Maffei, Lucia Peretti, Martina Valcepina, Katia Zini.
SKELETON (2) Nicola Drocco, Costanza Zanoletti.
SLITTINO (8) Patrick Gruber, Oswald Haselrieder, David Mair, Christian Oberstolz, Gerhard Plankensteiner, Reinhold Rainer, Armin Zoeggeler, Sandra Gasparini.
SNOWBOARD (11) Meinhard Erlacher, Roland Fischnaller, Simone Malusà, Aaron March, Manuel Pietropoli, Stefano Pozzolini, Federico Raimo, Alberto Schiavon, Corinna Boccacini, Raffaella Brutto e Carmen Ranigler.

Mentre lui, Giorgio Di Centa, oro nei 50 km ai XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, sarà il nostro portabandiera. giorgio_dicenta

XXI Giochi olimpici invernali

Sono iniziati ieri i Giochi olimpici invernali di Vancouver. Questi si svolgeranno fino al 28 Febbraio mentre, sempre a Vancouver, dal 12 al 21 Marzo si svolgeranno i X Giochi paralimpici invernali.

Nel territorio Canadese si sono già svolte due manifestazioni olimpiche, quella a Montreal nel 1976 e quella a Calgary nel 1988.

Lo slogan di questi Giochi è With glowing hearts, ovvero Con i cuori ardenti. Le nazioni partecipanti sono 82 e gli atleti circa 5500. van_2010_logo Come potete vedere, il logo rappresenta un “inukshuk”, una figura formata da sassi impilati usata per segnalare una direzione o come pietra miliare usate dalle popolazioni del Canada artico. E’ stato chiamato Ilaanaq, parola usata dagli Inuit che significa “amico”.Pietra Miliare L’inukshuk olimpico è formato da 5 parti, tanti quanti sono i cerchi olimpici che simboleggiano i 5 grandi continenti.

Ecco invece qui la torcia olimpica…Torcia olimpica

Buoni Giochi, ragazzi!!

venerdì 12 febbraio 2010

Mi illumino di meno

Salve gente! Oggi, dopo un lunghissimo preavviso ci sarà la famosa giornata di “Mi illumino di meno”, promossa dal programma radiofonico Caterpillar su Rai Radio 2. Mi sono iscritto sul gruppo omonimo di Facebook e insieme a me ci sono la bellezza di altre 312.234 persone che hanno confermato di partecipare all’evento!

L’evento in sè per sè è molto semplice…il programma radiofonico inizia alle 17 in diretta a Roma e dalle 18.00 fino alle 19.30 si dovrebbe cercare di spegnere tutte le luci che avete in casa!

Ecco la locandina…millumino-2010-locandina e qui, per eventuali informazioni!

Mi raccomando, partecipate!!!

mercoledì 10 febbraio 2010

Amore 14

Locandina Amore 14

Durata: 95 minuti                                                                      Genere: commedia romantica

Bene, pochi giorni fa mi sono guardato questo film, tratto dall’omonimo libro del famoso Federico Moccia, scrittore che ha colpito e segnato molti giovani adolescenti con i più noti libri “3msc”,  “Ho voglia di te”, “Scusa ma ti chiamo amore” e “Scusa ma ti voglio sposare”.

Il film parla di un’adolescente di 14 anni (tengo a precisare l’età) che entra nel mondo dei grandi, lasciando quindi le medie per andare a fare le scuole superiori. Insieme alle sue amiche si sente fortemente attaccata dalle varie “mode”, usi e costumi degli adolescenti e, ancora maggiormente, dal sesso, meta che dev’essere al più presto raggiunta così da poter essere definitivamente considerata una GRANDE. Da notare, non intendo dire che la protagonista, Carolina, sia una ninfomane quanto più mostrare che per lei il sesso è una cosa estremamente importante, forse più dell’amore stesso.amore_2  Carolina, Veronica Olivier

Si capisce già da queste poche righe di presentazione del film che questo non è un film molto impegnato ma, anzi, una mezza calzetta. Dovendo esprimere un giudizio, non posso far altro che criticare la storia in sè; il film, spero, ha l’intenzione non tanto di raccontare la storia di questa 13enne che alla vigilia dei suoi 14 anni sente uno sfrenato bisogno di SESSO per essere considerata, ma quella di criticare lo sfascio che gli adolescenti hanno raggiunto. Che sia una storia che non ha nessun fondamento reale?!? ASSOLUTAMENTE NO! Posso sicuramente affermare che purtroppo di inventato non c’è nulla ma anzi, il fenomeno è anche più diffuso di quanto uno possa pensare! Cosa dico io?!? Nulla, che facciano come vogliono! Non nego che anche io ho le mie pulsioni sessuali ma sicuramente non dovute dalla sfrenata voglia di farmi vedere dagli altri quanto più per un interesse sentito nel profondo.

Molto bello però il rapporto che Carolina ha con Giovanni, suo fratello, estremamente attento e premuroso nei suoi confronti e assolutamente sincero.una-immagine-di-raniero-monaco-di-lapio-durante-il-gf7-107293 Giovanni,  Raniero Monaco di Lapio

Voto: 6 e mezzo

lunedì 8 febbraio 2010

Domenica al Palaindoor di Ancona

Come vi ho detto sull’ultimo post, sabato sono stato a cena a casa di amici di famiglia e, ridendo e scherzano, abbiamo fatto 00.30…starete pensando…e cosa c’è di male?!? Non è mica poi tanto tardi!!

Effettivamente avete ragione, non è tardi però la domenica mi sarebbe spettata una giornata moooolto lunga…

  • 07.00 Sveglia
  • 07.30 Partenza per Ancona
  • 08.30 Arrivo al Palaindoor
  • 09.30 Inizio gare
  • 13.00 Fine gare mattutine
  • 15.30 Inizio gare pomeridiane
  • 20.05 Fine gare
  • 21.35 Arrivato a casa
  • Doccia, cena e poi a letto!!

Come avrete capito è stata una vera e propria giornata intensa…ma la cosa non mi ha fatto per nulla dispiacere!

Essendo un nuovo cronometrista, legalmente è da 2 anni che pratico questo hobby visto che l’età minima è di 16 anni, la giornata di domenica l’ho passata interamente a cronometrare le gare di atletica leggera al palaindoor prendendo un po’ la mano con il programma di registrazione dei tempi…nulla di impossibile ovviamente, anzi, dopo un quarto d’ora ero a pieno regime (così spero!!).

Ecco alcune foto del palazzetto…g_palaindoor-ancona001 2[3]

e questa è dalla postazione in cui i cronometristi operano!!g_palaindoor-ancona004

Assolutamente una fantastica e produttiva giornata!!

Il carnevale è arrivato!

Ebbene anche quest’anno il carnevale l’abbiamo festeggiato nel migliore dei modi…anzi, forse questo è stato meglio dell’anno scorso!

Sabato sera io e la mia famiglia siamo stati invitati a casa di amici, per la precisione dalla stessa famiglia che ci aveva invitato il 23 dicembre per festeggiare il natale…i requisiti minimi della serata erano:

  1. Simpatia;
  2. Divertimento;
  3. Ironia;
  4. Voglia di scherzare;
  5. Voglia di mangiare;
  6. Essere vestiti in maschera.

Bene, per i primi 5 punti il problema non si presentava minimamente perchè la simpatia e l’ironia sono le 2 cose che abbiamo di caratteristico nella nostra famiglia (anzi, forse l’ironia è anche troppa!) per il divertimento non ne parliamo e per la voglia di mangiare…beh, chi mai si ritirerebbe in una simile offerta quando la cuoca è eccezionale?!?

Il problema si presentava però con il 6° punto…quale maschera?!? Pensa e ripensa mi sono ricordato che quando i miei erano andati a fare la crociera sul Nilo mi avevano portato come souvenir una tunica egiziana e quindi ho deciso di vestirmi da egiziano…Egiziano

Vi starete chiedendo…e il resto della famiglia?! Eccovi accontentati!!IMG_5611 Da sinistra: mamma, Cecilia, babbo e Agnese!

Evviva il carnevale!!!

Il primo post di Febbraio

Miseria santissima! L’ultimo post risale al lontano 27 gennaio, giorno della presentazione dell’ipad…poi più nulla! Che vergogna…forgive me please!

Sono un po’ di giorni che mi sono fissato con l’inglese e qualche volta, quando sono in macchina che guido, provo a tradurre le varie canzoni che si sentono alla radio istantaneamente…devo dire che riesco anche abbastanza bene a star dietro con il cantante!!

Per quanto riguarda il resto, invece, seguo dei telefilm in lingua originale e principalmente la lingua è l’americano…anzi, è solo l’americano! Volevo proporvi, oggi, una simpatica serie simile ad un poliziesco anche se non è un vero poliziesco, simile al film Ocean’s Eleven anche se ci azzecca poco…insomma, una serie indefinibile che comunque merita tantissimo di essere vista!

Il nome?!?!? Semplice…White-Collar-590x590 la traduzione della piccola scritta

“TO SOLVE THE HARDEST CRIMES, HIRE THE SMARTEST CRIMINAL”

è “PER RISOLVERE IL PIU’ DIFFICILE DEI CRIMINI, NOLEGGIA IL PIU’ INTELLIGENTE DEI CRIMINALI”

Si può benissimo capire che la serie è abbastanza affascinante già da queste brevissime righe quindi che dire?!?! Correte a vedere almeno la Pilot!!